Una consultazione rivolta a
tutta la Chiesa sui temi più delicati e attuali. In preparazione del Sinodo
sulla famiglia che si terrà fra poco meno di un anno, ad Assisi dal 5 al 19
ottobre, Papa Francesco ha deciso di ascoltare tutte le voci, a cominciare da
quelle dei fedeli.
Questa sarà la prima parte di
un processo che porterà ad un altro Sinodo, già fissato per il 2015, anche
questa, una novità del pontificato di Papa Bergoglio. Ossia un questionario sul
tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”.
Ci saranno 38 domande che
riguardano i temi più diversi: dalle unioni gay e alla possibilità di adozione,
alle questioni che riguardano le persone divorziate e anche quelle risposate,
in modo particolare per quanto riguarda la possibilità di accostarsi ai
sacramenti. Sempre più sentito anche il tema delle coppie di fatto, ossia di
coloro che, pur potendolo fare, decidono di non sposarsi
II - Questionario
Le seguenti domande
permettono alle Chiese particolari di partecipare attivamente alla preparazione
del Sinodo Straordinario, che ha lo scopo di annunciare il Vangelo nelle sfide
pastorali di oggi circa la famiglia.
1 - Sulla diffusione della Sacra Scrittura e
del Magistero della Chiesa riguardante la famiglia
a) Qual è
la reale conoscenza degli insegnamenti della Bibbia, della “Gaudium et Spes”, della “Familiaris Consortio” e di altri documenti del Magistero
postconcilare sul valore della famiglia secondo la Chiesa Cattolica? Come i
nostri fedeli vengono formati alla vita familiare secondo l’insegnamento della
Chiesa?
b) Dove l’insegnamento
della Chiesa è conosciuto, è integralmente accettato? Si verificano difficoltà
nel metterlo in pratica? Quali?
c) Come
l’insegnamento della Chiesa viene diffuso nel contesto dei programmi pastorali
a livello nazionale, diocesano e parrocchiale? Quale catechesi si fa sulla
famiglia?
d) In quale misura – e
in particolari su quali aspetti – tale insegnamento è realmente conosciuto,
accettato, rifiutato e/o criticato in ambienti extra ecclesiali? Quali sono i
fattori culturali che ostacolano la piena ricezione dell’insegnamento della
Chiesa sulla famiglia?
2 - Sul matrimonio secondo la legge naturale
a) Quale posto occupa il
concetto di legge naturale nella cultura civile, sia a livello istituzionale,
educativo e accademico, sia a livello popolare? Quali visioni dell’antropologia
sono sottese a questo dibattito sul fondamento naturale della famiglia?
b) Il concetto di legge
naturale in relazione all’unione tra l’uomo e la donna è comunemente accettato
in quanto tale da parte dei battezzati in generale?
c) Come viene
contestata nella prassi e nella teoria la legge naturale sull’unione tra l’uomo
e la donna in vista della formazione di una famiglia? Come viene proposta e
approfondita negli organismi civili ed ecclesiali?
d) Se richiedono la
celebrazione del matrimonio battezzati non praticanti o che si dichiarino non
credenti, come affrontare le sfide pastorali che ne conseguono?
3 - La pastorale della famiglia nel contesto
dell’evangelizzazione
a) Quali sono le
esperienze nate negli ultimi decenni in ordine alla preparazione al matrimonio?
Come si è cercato di stimolare il compito di evangelizzazione degli sposi e
della famiglia? Come promuovere la coscienza della famiglia come “Chiesa
domestica”?
b) Si è riusciti a
proporre stili di preghiera in famiglia che riescano a resistere alla
complessità della vita e della cultura attuale?
c) Nell’attuale
situazione di crisi tra le generazioni, come le famiglie cristiane hanno saputo
realizzare la propria vocazione di trasmissione della fede?
d) In che modo le Chiese
locali e i movimenti di spiritualità familiare hanno saputo creare percorsi
esemplari?
e) Qual è l’apporto
specifico che coppie e famiglie sono riuscite a dare in ordine alla diffusione
di una visione integrale della coppia e della famiglia cristiana credibile
oggi?
f) Quale attenzione
pastorale la Chiesa ha mostrato per sostenere il cammino delle coppie in
formazione e delle coppie in crisi?
4 - Sulla pastorale per far fronte ad alcune
situazioni matrimoniali difficili
a) La convivenza ad
experimentum è una realtà pastorale rilevante nella Chiesa particolare? In
quale percentuale si potrebbe stimare numericamente?
b) Esistono unioni
libere di fatto, senza riconoscimento né religioso né civile? Vi sono dati
statistici affidabili?
c) I separati e i
divorziati risposati sono una realtà pastorale rilevante nella Chiesa
particolare? In quale percentuale si potrebbe stimare numericamente? Come si fa
fronte a questa realtà attraverso programmi pastorali adatti?
d) In tutti questi casi:
come vivono i battezzati la loro irregolarità? Ne sono consapevoli? Manifestano
semplicemente indifferenza? Si sentono emarginati e vivono con sofferenza
l’impossibilità di ricevere i sacramenti?
e) Quali sono le
richieste che le persone divorziate e risposate rivolgono alla Chiesa a
proposito dei sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione? Tra le
persone che si trovano in queste situazioni, quante chiedono questi sacramenti?
f) Lo snellimento della
prassi canonica in ordine al riconoscimento della dichiarazione di nullità del
vincolo matrimoniale potrebbe offrire un reale contributo positivo alla
soluzione delle problematiche delle persone coinvolte? Se sì, in quali forme?
g) Esiste una pastorale
per venire incontro a questi casi? Come si svolge tale attività pastorale?
Esistono programmi al riguardo a livello nazionale e diocesano? Come viene
annunciata a separati e divorziati risposati la misericordia di Dio e come
viene messo in atto il sostegno della Chiesa al loro cammino di fede?
5 - Sulle unioni di persone della stesso sesso
a) Esiste nel vostro
paese una legge civile di riconoscimento delle unioni di persone dello stesso
sesso equiparate in qualche modo al matrimonio?
b) Quale è l’atteggiamento
delle Chiese particolari e locali sia di fronte allo Stato civile promotore di
unioni civili tra persone dello stesso sesso, sia di fronte alle persone
coinvolte in questo tipo di unione?
c) Quale attenzione
pastorale è possibile avere nei confronti delle persone che hanno scelto di
vivere secondo questo tipo di unioni?
d) Nel caso di unioni di
persone dello stesso sesso che abbiano adottato bambini come comportarsi
pastoralmente in vista della trasmissione della fede?
6 - Sull’educazione dei figli in seno alle
situazioni di matrimoni irregolari
a) Qual è in questi casi
la proporzione stimata di bambini e adolescenti in relazione ai bambini nati e
cresciuti in famiglie regolarmente costituite?
b) Con quale
atteggiamento i genitori si rivolgono alla Chiesa? Che cosa chiedono? Solo i
sacramenti o anche la catechesi e l’insegnamento in generale della religione?
c) Come le Chiese
particolari vanno incontro alla necessità dei genitori di questi bambini di
offrire un’educazione cristiana ai propri figli?
d) Come si svolge la
pratica sacramentale in questi casi: la preparazione, l’amministrazione del
sacramento e l’accompagnamento?
7 - Sull’apertura degli sposi alla vita
a) Qual è
la reale conoscenza che i cristiani hanno della dottrina della Humanae vitae sulla paternità responsabile? Quale
coscienza si ha della valutazione morale dei differenti metodi di regolazione
delle nascite? Quali approfondimenti potrebbero essere suggeriti in materia dal
punto di vista pastorale?
b) È accettata tale
dottrina morale? Quali sono gli aspetti più problematici che rendono
difficoltosa l’accettazione nella grande maggioranza delle coppie?
c) Quali
metodi naturali vengono promossi da parte delle Chiese particolari per aiutare
i coniugi a mettere in pratica la dottrina dell’Humanae vitae?
d) Qual è l’esperienza
riguardo a questo tema nella prassi del sacramento della penitenza e nella
partecipazione all’eucaristia?
e) Quali contrasti si
evidenziano tra la dottrina della Chiesa e l’educazione civile al riguardo?
f) Come promuovere una
mentalità maggiormente aperta alla natalità? Come favorire la crescita delle
nascite?
8 - Sul rapporto tra la famiglia e persona
a) Gesù Cristo rivela il
mistero e la vocazione dell’uomo: la famiglia è un luogo privilegiato perché
questo avvenga?
b) Quali situazioni
critiche della famiglia nel mondo odierno possono diventare un ostacolo
all’incontro della persona con Cristo?
c) In quale misura le
crisi di fede che le persone possono attraversare incidono nella vita
familiare?
9 - Altre sfide e proposte
Ci sono altre sfide e proposte riguardo ai temi trattati in
questo questionario, avvertite come urgenti o utili da parte dei destinatari?
Si è capito se il questionario è rivolto anche alle Associazioni?
RispondiEliminaGiampaolo